In Gara

Sei la fine del mondo (letteralmente)

Annachiara Vispi

regia Annachiara Vispi

anno 2023

attori Valentina Ghelfi e Selene Demaria

scheda artistica

LA TRAMA Due donne interagiscono l'una con l'altra e con una serie di video proiettati alle loro spalle. Illustrano una caricatura del nostro mondo: supermercati colmi di carne di mucca dove i nostri amati cani non possono entrare; lavorare per pagare medici che ci dicono che dobbiamo lavorare meno, e lezioni di yoga per aiutarci con lo stress; in India, patria dello yoga, vengono denunciati quasi cento stupri al giorno; in Italia, facciamo campagne a favore della raccolta differenziata e contro la violenza sulle donne.
Il ritratto che dipingono del mondo è comicamente assurdo, e assurdamente reale. Poco alla volta, si delinea un pensiero preciso: la relazione tra esseri umani e natura, così come la relazione tra esseri umani stessi, è tossica, difettosa. Ma possiamo curarla. Il segreto è riuscire a disimparare l'idea di dominio, e ripensare le nostre gerarchie in collettività.
Sei la fine del mondo (letteralmente) è uno spettacolo multidisciplinare che unisce parola, corpo e video per raccontare il pensiero ecofemminista, secondo il quale esiste una correlazione tra il degrado della natura e la subordinazione delle donne. Un po' performance art, un po' satira, questo progetto vuole investigare le origini dell'ecofemminismo, e le storie che ha da raccontarci. Possiamo reimmaginare il modo in cui interagiamo con il mondo attorno a noi? Ci sono culture che lo hanno già fatto? Possiamo imparare, prima di annullarci?

NOTE DI REGIA Il desiderio di mettere in discussione le tradizioni per esplorare il non familiare e l'utopico è qualcosa che mi porto dietro sin dai miei primi tentativi di regia, e questo progetto non fa eccezione. La mia ricerca artistica si basa esattamente su questo: cosa rende qualcosa normale o naturale, sia nella vita di tutti i giorni che nell'arte? Perché alcune opere diventano canoniche, mentre altre rimangono sperimentali, inadatte, addirittura bizzarre? In questo senso, la forma e il contenuto del progetto compiono indagini simili, seppur con temi diversi. Nella trama dello spettacolo, due donne interpretano e interrogano scene del mondo contemporaneo, decostruendole secondo un'analisi ecofemminista. La scena è spoglia, eccetto per video proiezioni che agiscono da scenografia e da didascalia a ciò che accade in scena. Per i contenuti video e parte della drammaturgia, ci ispiriamo a caratteristiche del verbatim theatre, teatro documentario che cita persone reali, utilizzando estratti da articoli giornalistici, notizie televisive, saggi ecofemministi, interviste informali, tweet, video youtube. Lo scopo è quello di presentare il mondo così com'è, e far trarre al pubblico le proprie conclusioni. Sul palco vuoto, le due performer hanno la libertà di interpretare a volte due donne, a volte due opinioni, due ideali, due immagini. In questo sono ispirata dalla mia educazione anglosassone, che mi ha fatto apprezzare autrici come Caryl Churchill e Alice Birch, volutamente omaggiate in questa drammaturgia.

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