In Gara

Piccola Luce

Rachele Pesce

regia Rachele Pesce

anno 2023

attori Simona Bordasco Lorenzo Gatto Flavio Innocenti Francesco Santarelli

scheda artistica

Siamo un gruppo di diplomati alle Scuole Civiche di Milano che hanno condiviso le proprie abilità specifiche per la creazione di un prodotto artistico in occasione del progetto “Ricordare il Futuro”. La vicenda di “Piccola Luce” ruota attorno ad una famiglia il cui figlio minore è stato a Genova quel tragicamente famoso luglio 2001.
Tommaso e Nicola sono i due fratelli adolescenti protagonisti della storia. Nicola, più giovane, è spinto dalla sua voglia di cambiare il mondo, Tommaso, di due anni più grande, appare già disilluso dalla vita ed è in costante attrito coi genitori: Alberto, professore di matematica ossessionato dal risolvere sudoku, e Luisa, donna apparentemente ordinaria dedita alla casa e alla famiglia. Alberto è sconcertato dal fatto di aver trovato un pettirosso morto in garage insieme ad alcuni altri oggetti inquietanti e teme che Tommaso stia frequentando cattive compagnie. Luisa sembra minimizzare la questione perché più preoccupata del fatto che Tommaso abbia smesso di andare a scuola.
Tommaso sta vivendo un periodo strano: ha cominciato ad adottare comportamenti generalmente tipici di Nicola: scopriamo che quest’ultimo, poche settimane dopo essere tornato dalle manifestazioni contro il G8, sconvolto dall’orrore a cui aveva assistito, si era tolto la vita. Tommaso, che ancora lotta contro il rimpianto di non averlo accompagnato a Genova due anni prima, continua a vedere il fratello minore e a parlarci assieme, nonostante egli sia solo frutto di una sua proiezione mentale.
Il giorno del compleanno di Nicola, al termine di una lunga cena, Luisa rivela che il pettirosso morto in garage era opera sua. Lo aveva trovato in fin di vita, caduto dall’albero su cui si era impiccato il figlio, ma non era riuscita a salvarlo, né poi a seppellirlo. Tutti i componenti della famiglia confessano quindi le proprie colpe e si assumono la loro parte di responsabilità per la morte di Nicola.
I quattro protagonisti della vicenda abitano un luogo asettico in cui poter avere l'impressione di essere al sicuro da una realtà che li raggiunge solamente filtrata. Ogni cosa ha perduto il suo colore: tutto è bianco, come è bianca la traccia rettangolare a terra che rappresenta un confine invalicabile da cui non si può fuggire. L’unica fonte luminosa dell’ambiente è rappresentata dallo schermo di una piccola televisione che rimane sempre accesa, quasi come simulacro di un fuoco che non c’è più.
Ciascun componente della famiglia non riesce a far altro che cercare palliativi per fuggire dal proprio dolore: Tommaso si dedica al disegno, passione che contraddistingueva il fratello quando era in vita. L’unica possibilità di liberazione risiede nel trovare il coraggio di affrontare insieme i fantasmi del passato. È l’esperienza terrificante e meravigliosa di trovarsi per la prima volta in uno spazio aperto. Forse l'unico modo per superare la paura della fine è la consapevolezza che il dolore provocato dai resti di ciò che è stato possa avere ancora un senso.

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