In Gara

Bagni radisa

DOMESTICALCHIMIA

regia Francesca Merli

anno 2023

attori Angelo Callegarin, Irene Curto, Laura Serena

scheda artistica

BAGNI RADISA è uno spettacolo-indagine sull’Origine. Abbiamo intervistato una rosa di cittadini e cittadine over 65, abitanti di Treviso e provincia, su cosa siano per loro le radici in termini di paesaggio, rapporto con il corpo, famiglia, tradizioni e valori culturali. Dalla ricerca sono emersi questi temi: il tradimento delle proprie origini a favore dell’affermazione di sé; l’importanza della memoria per costruire il futuro; il rapporto dell’essere umano con la fine.
Partendo dalla ricerca del senso di appartenenza ad un luogo, emerge il bisogno profondo dell’essere umano di trovare la propria identità.
Il primo capitolo “Corpo rivoluzionario” l’attrice Irene Curto interpreta la storia di Donella Del Monaco. Donella è una cantante di rilievo nel panorama nazionale e internazionale, la cui testimonianza ha fatto emergere un tema importante per la nostra ricerca: l’emancipazione dal proprio contesto di origine. Donella è nata in una famiglia di musicisti ed è la nipote di Mario Del Monaco, un famoso tenore del secolo scorso. Riconoscente dell’educazione ricevuta ha però deciso di intraprendere un percorso totalmente diverso, concentrandosi nell’avanguardia musicale, tutto questo tenendo all’oscuro la sua famiglia, temendone il giudizio. Ora può dire di essere un nome di riferimento quanto lo zio in un altro ambito artistico-musicale.
Nel secondo capitolo, “Il burbero benefico”, rappresentato da Angelo Callegarin, riuniamo le testimonianze relative al mondo dell’osteria, stereotipico ambiente della tradizione veneta. I frequentatori di questo luogo un tempo erano quasi esclusivamente uomini. Stanchi dal lavoro, si riunivano in osteria: era questo l’unico svago. Gli uomini che popolano le storie che abbiamo raccolto li abbiamo rinominati Burberi benefici, prendendo spunto da Carlo Goldoni. Una tipologia in estinzione, che a sentirla ora fa sorridere. Uomini cresciuti in un contesto che li portava a condividere poco delle loro preoccupazioni o sentimenti, che nell’ambiente dell’osteria trovano una valvola di sfogo. Un luogo in cui aiutati dall’ebbrezza ritornano bambini, ricordano, sognano e a volte piangono.
Nel terzo capitolo “Ritorno a casa”, si affronta il tema della fine. La casa, la nostra famiglia, il nostro nido, quella che consideriamo la nostra radice, può anch’essa avere fine. I familiari muiono, le storie d’amore finiscono, il mondo esterno cambia e con sé rivoluziona anche il nostro piccolo mondo relazionale. Quanto riusciamo ad accettare il cambiamento quando diventiamo vecchi? Quando siamo piccoli tutto è meraviglia, lo sentiamo nei racconti degli intervistati, ma quando diventiamo adulti/vecchi/fragili? Ripercorrendo la storia della costruzione di un quartiere periferico di Treviso, ne seguiamo la sua storia e quella in particolare della nonna di Francesca Merli, autrice del capitolo, poi interpretato da Laura Serena. Fino a che punto riusciamo ad andare lontano nella vita e quando invece sentiamo il bisogno di tornare?

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