In Gara
È la fine!
Airots
regia Giuliana Pisano
anno 2024
attori Emanuele Iovino
scheda artistica
Sinossi:
Il protagonista, Gigi ha 33 anni e si trova a firmare un contratto a tempo indeterminato con la Omero Srl. Un evento importante per molti ma che lui vive con un senso di oppressione. Per lui, la parola "indeterminato" porta con sé un senso di irrimediabilità. Nonostante Gigi cerchi con determinazione di afferrare le opportunità che gli si presentano, spesso gli sfuggono, come i sogni che svaniscono al risveglio.
Come quando in una giornata dal cielo grigio nel Centro Direzionale, Gigi osserva l'attività frenetica degli uomini d'affari intorno a lui, ma si sente disconnesso. Desidera fuggire via, lontano.
Come quando Gigi, sulla spiaggia, osserva un bambino felice con sua nonna, sentendo la presenza del mare e del vento caldo. Gigi ricorda un momento simile con sua nonna Anna, quando gli mostrò un curioso "cachisso" arancione e gli disse che la parte interna era la mano di Gesù. Questo ricordo si dissolve rapidamente, ma Gigi comprende che a volte bisogna attraversare momenti bui e ci vuole “il tempo che ci vuole”. Osserva il pontile di Lavina a mare, il mare e i gabbiani. Poi, si imbatte in una cerimonia di nozze, notando la contrastante gioia della sposa e la serietà del bambino che lo guarda. Una notizia alla radio parla di un incendio alla Omero Srl con un messaggio enigmatico trovato tra le ceneri. Gigi ripensa ai momenti in famiglia al mare, con l'Opel Vectra bordeaux e il frigo termico color rosa spento. L'emozione lo travolge e comprende che i sogni possono trasformarsi ma non finiscono mai. Arrivato a un appartamento vuoto, Gigi si confronta con uno specchio e avverte il tempo che passa, come una corsa verso il mare. L'opera si conclude così come inizia, con Gigi sorridente urla al mondo "È la fine!".
Note di Regia:
“È la Fine!” narra la crisi di un uomo di 34 anni, un momento di svolta che ogni individuo affronta nel corso della propria vita. La crisi, lontana dall’essere un fatto negativo, è presentata come una parte fondamentale dall’esperienza umana, necessaria per la crescita e lo sviluppo personale. Attraverso la lotta per superare i propri limiti, il protagonista si impegna in una vera e propria azione teatrale. Ogni scena e ogni dialogo sono concepiti come azioni che spingono il protagonista verso la sua implacabile trasformazione. L'uso del corpo e del movimento sono sostenuti da musiche, quelle di un tempo non molto lontano, e dal rumore del mare riprodotto da un timido
tamburello. In scena il protagonista, Gigi, si muove come un palloncino che vola nello spazio, ma che è ben legato alla terra ; il filo che lo tiene legato alla realtà è l'oggetto che lui fa vivere in tutti i modi possibili, tranne nel modo in cui questo oggetto è stato concepito: una chitarra. In proscenio impera un pesce grande e colorato; sarà vissuto da Gigi come un semplice oggetto di contemplazione, un riflesso di sé stesso, delle sue aspirazioni e della sua voglia di una sempre maggiore e genuina libertà.