In Gara

CUNTEMPLA - Avevo soltanto sete d'amore

Alot Teatro

regia Alot Teatro

anno 2023

attori Rachele Bonini, Maddalena Borghesi, Cecilia Braga, Margherita Caviezel, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Matilda Morosini, Giorgia Paolillo, Cecilia Uberti Foppa, Giulia Villa

scheda artistica

Sono le voci del manicomio che chiedono di ricevere uno sguardo, una carezza, che pretendono un senso al proprio dolore, che urlano mentre sprofondano nel pozzo della loro follia, voci che dialogano con i due “pazzi” come loro, due amanti dell’Uomo, due figure che hanno bruciato d’amore per tutta la vita, le figure di Maria e Gesù.
Cuntempla è il refrain che torna per gli attori e gli spettatori: ma cosa vuol dire contemplare? Nel mistero fragile delle relazioni ci chiediamo se l’incontro totale con l’altro sia possibile o se, invece, ci è “solo” data la capacità di guardare l'altro da lontano perché, in fondo, stringerci e comprenderci del tutto non è nella nostra natura.
In “Cuntempla”, i 10 attori del collettivo Alot Teatro si fanno compagni per il pubblico, in un’esperienza itinerante tra queste
domande, espresse con parole poetiche e canti della tradizione polivocale sarda del coro Cuncordu de Orosei. Sono canti che,
intrecciando religiosità e tradizione, accompagnano le lunghe processioni liturgiche pasquali della Settimana Santa, suoni di
una lingua lontana che sono diventati nei mesi i suoni del nostro quotidiano, suoni di dolore, di violenza e di amore ascoltati per la prima volta nelle chiese di Orosei e portati nella frenesia milanese. Perché ancora oggi sentiamo bruciante il bisogno di
tentare questa malattia d'amore, di esporre i corpi, le parole, i desideri che si fanno richiesta di senso e di amore tra le pieghe
del dolore umano.

LINGUAGGI
“Cuntempla” è un lavoro ibrido dove il teatro fisico incontra e interseca le parole poetiche di Alda Merini e i canti polivocali sardi della tradizione a cuncordu (che gli attori del collettivo hanno studiato nel corso delle spedizioni ad Orosei, Sardegna). È attiva una collaborazione con l’artista tessile Cenzo Cocca per integrare le sue opere nei teli bianchi usati e nei costumi.

IL PUBBLICO
Nel corso dello spettacolo il pubblico è invitato ad abitare lo spazio della performance come meglio crede. Le persone sono libere di spostarsi e interagire con ciò che accade in un cammino che li vede partecipanti attivi insieme agli attori.
È un lavoro allo stesso tempo profano e religioso. Religioso nel senso di religare, quindi di legare, radunare e mettere
in comune. “Cuntempla” è un tentativo di fare comunità.

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