In Gara

Desiderio

Compagnia Garbuggino Ventriglia

regia Silvia Garbuggino e Gaetano Ventriglia

anno 2023

attori Alessandra Cristiani, Silvia Garbuggino, Lorenzo Guerrieri, Gaetano Ventriglia

scheda artistica

Forse la caduta di un meteorite, forse la visita di abitanti di altri pianeti, in un imprecisato territorio accade il miracolo: la Zona. L’esercito, mandato lì a capire sparisce, non fa ritorno.
La Zona viene proibita.
Lo Stalker è colui che guida le persone nella Zona, a rischio della propria e della loro vita. Ma il vero rischio è la Zona stessa. Solo persone disperate, infelici, smarrite vi vengono accompagnate. Quando arrivano sono accolte dal silenzio e da una natura abbandonata che ha ripreso il suo posto nel mondo, stabilendo di volta in volta le regole per il suo stesso attraversamento e rovesciando così la logica umana.
Nella zona c’è un luogo, la stanza, in cui il desiderio più intimo, più profondo, più vero dei visitatori si realizzerà quando questi torneranno indietro.
Uno Scrittore e uno Scienziato sono accompagnati nella Zona dallo Stalker: un folle in Dio, un emarginato dalla società, un reietto, un inadatto che solo nella Zona trova un senso alla propria vita, un puro in un luogo puro.

Proprio adesso, in questo tempo, sentiamo il desiderio ardente, così come Tarkovskij ha manifestato attraverso tutta la sua opera, di riconoscere l’uomo come essere spirituale e sensibile, la cui natura è il vibrare al contatto con l’invisibile.
Come attori - performer la Zona sarà il luogo in cui essere disponibili a varcare quella soglia che separa ed unisce un mondo e un altro mondo, e a indagare cosa è che cerca di trattenerci.
Ci ispiriamo al film Stalker e in generale alla poetica di Tarkovskij.
Ci interessa di Tarkovskij la costante attenzione e rimando all’arte figurativa, in particolare l’iconografia ortodossa e l’opera di Leonardo da Vinci per la loro capacità di comunicare direttamente alla nostra anima una visione luminosa e chiara e nello stesso tempo la capacità di porci di fronte al Mistero.

L’oro delle Icone, l’acqua, il latte saranno le sostanze di una spiritualità che irrompe nel luogo più intimo dove riaffiorano potenti le immagini - ricordi del mistero della madre e del femminile.

Suonato in scena un sax che sembra venire da lontano: non è ancora un suono, ma soltanto un respiro.
Da un ‘altra parte del palco rumori come di ferraglia.
E’ un crescendo finché il sax evoca una corale di Bach.
“Il mondo è noia, è regolato da leggi ferree”, dice lo Scrittore in un lamento quasi disperato: non c’è spazio per il miracolo.
“Si è ubriacato ancora”, lo ferma lo Stalker rovesciando già nella prima battuta la logica cinica che regge il mondo.
Al centro è la possibilità del miracolo nelle nostre vite, il corto circuito trasformativo che questa dimensione è in grado di portare nelle esistenze degli esseri umani.

Lo Scrittore e lo Scienziato aprono tematiche di sconvolgente attualità.
I problemi di carattere politico ed etico sono gli stessi che oggi – ancora più che ieri – pongono domande urgenti e definitive sul nostro passaggio su questo Pianeta e su quale Arte e su quale Scienza siamo chiamati a costruire qualcosa di buono e di utile

Visualizza la scheda completa su SONAR