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Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo

GIULIA PONT

regia Carla Carucci

anno 2023

attori Giulia Pont

scheda artistica

Se i divorzi sono in aumento, credere nella coppia non è un progetto fallimentare?
Come si fa a pensare di aver trovato l’anima gemella sotto casa, se siamo 7 miliardi?
Quanto è responsabile Mina delle nostre relazioni sentimentali disastrose?

Il cortisolo è noto per essere l’ormone dello stress. E avere livelli alti di cortisolo può essere un’ottima ragione per lasciare un partner che non ci rende felici! "Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo" racconta come la fine di un amore possa diventare un nuovo inizio. Un viaggio nel quale scoprire se stessi, emanciparsi dai canoni sociali che ci stanno stretti ed esplorare l'universo - spesso ancora tabù - del piacere femminile!
Un monologo comico sull’inizio di un nuovo amore, il più difficile, quello per se stessi.
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“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”(2013) nasce come sequel dello spettacolo “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” (2012), monologo che ha debuttato nel 2013 durante la prima stagione del Torino Fringe Festival e che è stato lo spettacolo più visto di quell’edizione. Il monologo è ancora molto richiesto e apprezzato e ha girato molti teatri in Italia e Svizzera.
“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo” si riallaccia al tema della fine dell’amore per raccontare però un punto di vista nuovo. Narra infatti come la fine possa essere, in realtà, un nuovo inizio: scoperta di sé stessi, della propria individualità e liberazione.
In un mondo in cui ancora troppo spesso una donna single è considerata come “mancante di un pezzo”, la protagonista lotta contro i pregiudizi della società e della famiglia per affermare sé stessa e i suoi desideri nonostante un padre patriarca, una mamma sessantottina pentita e una zia con l’hobby delle domande inopportune.
Nel suo percorso di scoperta di sé stessa si confronta anche con un mondo estremamente avventuroso e talvolta insidioso: l’universo del dating, spesso popolato da “casi umani”. Un viaggio nel quale la accompagna una controversa psicoterapeuta.
Tra ritratti di personaggi bizzarri, momenti di stand-up comedy e canzoni interpretate dal vivo, la protagonista affronta anche il tema della ricerca del piacere femminile scoprendo, con ironia ed eleganza, le carte di un gioco che per anni alle donne non è stato concesso.
Lo spettacolo ha vinto il Bando Residenze 2022 del Teatro della Caduta.
La regia del monologo è di Carla Carucci, che ha già firmato altri due spettacoli della Pont: “Non tutto il male viene per nuocere ma questo sì” ed “Effetti indesiderati anche gravi”. Quest'ultimo ha debuttato nel 2018 nella stagione del Teatro Stabile di Torino per Il Cielo su Torino.

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