In Gara

Alice no

Sofia Pauly

regia Gianluca Maria Bozzale

anno 2023

attori Sofia Pauly

scheda artistica

SINOSSI
Alice ha 34 anni, un bel lavoro e un compagno che ama. Secondo gli standard dovrebbe desiderare di mettere su famiglia. Non è così. Ha un problema? ‘Alice no’ è la volontà di rispondere a questa domanda, è una riflessione ironica sul desiderio di maternità o meglio sul non desiderio di maternità.

PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO
Lo spettacolo nasca da un’esigenza personale: sono una donna di 36 anni e non ho figli. Probabilmente niente di eccezionale al giorno d’oggi, eppure in qualche modo sì. Penso che rappresenti ancora un tabù nella nostra società parlare di scelta di non maternità e che venga spesso presentata come una scelta dolorosa o come una mancanza. Anche l’aborto è ancora vissuto come un tabù e questo lo rende un’esperienza ancora più dolorosa per molte donne, un’esperienza che non viene condivisa, viene vissuta nella maggior parte dei casi nel silenzio e nella solitudine. Il mio desiderio è quello di indagare questi temi dando loro una dignità che nulla ha a che fare con il dramma, vorrei provare con onestà a raccontare e prendere la posizione di una donna che semplicemente non sente il desiderio di essere madre e anzi, addirittura decide di interrompere una gravidanza perché sente che questa è la cosa giusta da fare.

Sofia Pauly

NOTE DI REGIA
“Come mai quando si tratta di noi, è un aborto, e quando si tratta di polli, è un'omelette?” George Carlin.
Il tema della maternità colpisce tutti, inevitabilmente, e così anche l’aborto; ci sentiamo in obbligo di avere una nostra opinione a riguardo, ci sentiamo in dovere di schierarci favorevoli o contrari.
Se chiedi ad una persona qualsiasi qual’é stato il giorno più felice della sua vita magari avrà difficoltà a risponderti, se lo chiedi ad una madre ti risponderà senza pensarci "il giorno in cui è nato mio figlio/mia figlia" ma, per tutte quelle persone che non saranno mai genitori? Senza questo giorno felice si può lo stesso continuare a vivere? Quando ho iniziato a lavorare sul testo con Sofia mi sono subito reso conto che inconsciamente se penso ad un uomo che non diventerà mai padre non sento che nella sua vita c’è una mancanza, mentre se penso ad una donna sì, e mi sono chiesto il perché; da qui è nata la mia voglia di rispondere a questa domanda.
È una regia semplice che mette l'attrice/autrice al centro di tutto rispettando la sua visione e dandole forza. L’attenzione si concentra sul testo, perché arrivi diretto e coinvolga il pubblico nella nostra riflessione, nella nostra volontà di interrogarci senza dare una risposta, ma provare insieme
a esplorare un punto di vista nuovo, meno battuto. Ci piacerebbe dare voce a chi il desiderio di maternità non ce l’ha, probabilmente non l'avrà mai, e forse va bene così.

Gianluca Maria Bozzale

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