In Gara
Euridice, Orfeo in Hell
UNDERWEAR THEATRE
regia Filippo Frittelli
anno 2023
attori Filippo Frittelli, Ludovica Rio
scheda artistica
Euridice, la ninfa più bella, è morta, prematuramente e senza colpa. Orfeo, suo sposo, si strugge per amore ed accetta di vendere la propria anima pur di riaverla. Con il consenso degli Dei gli viene concesso di scendere negli inferi per trovarla e riportarla alla vita, con il solo monito di non voltarsi mai indietro a guardarla.
Uno dei più belli e toccanti dei miti antichi adattato per il teatro con tutta la fantasia ed il romanticismo di una compagnia italiana che torna al festival di Avignone per la quarta volta. Lo spettacolo già presentato con successo in versione studio nel 2018, attraverso una pluralità di linguaggi indaga il tema della perdita ed avvolge lo spettatore nel mistero dell’esistenza :"Guardai indietro, dicono, per curiosità..."
Nato dalla collaborazione dell’artista multimediale Alessandro Azzario ed il regista Filippo Frittelli, ed ispirato dalla lettura del mito di Cocteau del 1926, questo lavoro lega l’azione suggerita dalla storia al ricordo di un presente impenetrabile. Il suono diviene colonna sonora che coinvolge i corpi e le immagini estratte dai testi di Ovidio, Shakespeare, Byron, Rilke, Cesare Pavese, Wislawa Szymborska nella direzione dell'uomo, ancora impotente. La discesa agli inferi ad incontrare i morti immemori, il fuggire senza voltarsi, l’impossibilità di una resurrezione diviene materia del passaggio dalla poesia al dramma dei corpi in scena che porta ad aggredire il mito scardinandone le fondamenta, a non poter non tener conto del logoramento che la vita stessa infligge ai sentimenti. In un dilemma sull’incomunicabilità i due protagonisti danzano per legarsi, sciogliersi e ricordarsi di sé stessi dentro a una distorsione emotiva in cui frammenti di altre opere cadono decontestualizzate per mutare il gesto di entrambi in una scelta consapevole, disilludente a tratti tragicomica, e spezzando quel candore e quella purezza immobile che il mito possiede per farcene gustare il suo succo più vivo.