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IL CLUB ANZICHENO'

Artisti Beremberg

regia Alessandro Carvaruso - Federico Pappalardo

anno 2022

attori Cast principale: Matteo Magazzù - Nicole Mastroianni - Elena Elisa Miotto - Marco Fabrizi Covers: Gabriella Iovino - Giulio Tropea - Silvio Pennini

scheda artistica

Avvertire e combattere il disagio, una sfida che l’essere umano non ha mai vinto, una guerra che continua, una guerra in cui non ci sono vincitori o vinti ma solo sopravviventi.

In un tempo e in un luogo indefiniti, quattro improbabili personaggi cercano soluzioni continue per risolvere un problema contingente: salvare un povero professore che giace, agonizzante, nell’altra stanza.
Perché salvare quel pover’uomo? Perché continuare a sostenere il peso di una responsabilità così grande? E soprattutto, chi è questo Professor Valli?

Capita spesso che si senta il bisogno di estraniarsi dalla realtà nei momenti difficili: trovare un luogo sicuro, fantastico, che ci permetta, almeno temporaneamente, di non pensare. Ma cosa succede se questo rifugio diventa l’unico mondo in cui si sceglie di vivere? Cosa succede se si sceglie di rifugiarsi quasi esclusivamente lontano dalla realtà?

I quattro sono artisti: una cantante, uno scrittore, un attore e una pittrice; tutti accomunati, dunque, dalle stesse ferite: la paura del fallimento, il giudizio dei genitori, la ricerca spasmodica di approvazione, la lotta per creare qualcosa di significativo; ma sono anche, a loro volta, tutti individui con i loro fantasmi che riemergono dal passato: l’abbandono da parte dell’uomo amato, la dislessia, la paura di non aver concluso nulla, la troppa fantasia scambiata per follia.

Il testo, però, non è un dramma: Gino Varù, l’autore, lo definisce una “commedia surreale” o meglio “un demenziale d’autore”: lo spettatore, infatti, viene accompagnato all’interno dei deliri lucidi dei nostri personaggi che rimbalzano di argomento in argomento in un turbine di informazioni ed emozioni apparentemente senza senso e fonte di risate, ma che nascondono la più cruda delle realtà. Il loro tentativo di estraniarsi e cercare universi pieni di avventura e personaggi fantastici crea la situation comedy esilarante che è la colonna sonora di tutto lo spettacolo. Tentativi goffi, grotteschi, liberi da filtri, scevri di ogni pudore, tutto ciò che un essere umano vorrebbe vivere nella vita reale deve essere confinato in un cerchio di persone che condividono lo stesso gioco, riescono a avere i loro spazi perché fortunatamente… sono estraniati.

La regia, molto movimentata e quasi acrobatica sostiene il ritmo, a volte frenetico come una partitura musicale scandita dai movimenti in una vera e propria coreografia che si mette a disposizione del testo, esaltandone e accrescendone il significato.
I continui cambi di costume, anche in scena, e i giochi di luce legano tutti i personaggi
tra loro e, anche se diversi, rappresentano forse ognuno una sfumatura di un personaggio unico, chi lo sa?

Il finale è sicuramente d’impatto.

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