In Gara

NON DOVEVO ESSERE IO

Francesco Rivieccio

regia Francesco Rivieccio

anno 2023

attori Francesco Rivieccio

scheda artistica

Un angelo custode, dalla lunga carriera di quarant’anni, si ritrova a proteggere un giovane
attore di teatro, scoprendo cose che in vita non avrebbe nemmeno immaginato.
"Non dovevo essere io" è un vero e proprio stile di vita che accomuna i due protagonisti di
questa storia. Il primo è un attore di teatro che si affanna tra rinunce, prove e spettacoli; l'altro
è il suo angelo custode che si affanna a stargli dietro, cercando in tutti i modi di proteggerlo da
una vita che sembra facile e spensierata, quella di un’artista, ma che in realtà risulta essere
difficile da gestire. Così questo angelo, che ha le stesse sembianze dell'uomo che protegge, ci
racconterà le tante peripezie, le mille difficoltà di un giovane attore che prova a farsi strada,
alternandosi proprio al suo "assistito" che si esibisce nel suo spettacolo. Emergeranno, tra i
ricordi e i pensieri dell'angelo e tra le interpretazioni dell'attore, molti punti in comune:
sensazioni e suggestioni che mette in scena l'artista gli vengono suggerite, in maniera
inconscia, dal suo angelo custode, il quale contemporaneamente si rispecchia negli
atteggiamenti e nel modo di essere nel suo protetto.

Il lavoro di questo angelo è molto semplice: scrive su un
quaderno tutto ciò che può essere utile, in futuro, alla
corte celeste per esaminare l’anima del suo protetto.
Sappiamo che l’uomo possiede il libero arbitrio, quindi cosa
fa, di preciso, il suo angelo custode? Lo prepara per il
momento delle scelte, cercando di far imparare tutto il
possibile dalle esperienze passate.
Oltre a raccontare la vita dell’uomo che gli è stato
affidato, l’angelo (che si rivolge direttamente al pubblico)
narrerà anche delle sue esperienze passate, raccontando di
altre anime che ha custodito e di come il suo lavoro sia
cambiato da quando ha cominciato. Lo spettacolo vuole, in
chiave comica e brillante, far riflettere sull’esistenza
precaria degli artisti e allo stesso tempo cerca di dare una
spiegazione al destino e al suo corso, alternando pezzi di
teatro comico tradizionale a monologhi ironici che sfiorano
il concetto della moderna stand-up.

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