In Gara

La congiura

Compagnia RAUMTRAUM

regia Marianna Esposito

anno 2023

attori Salvatore Alfano, Andrea Bonfanti, Alessandro Cassutti, Pierpaolo Congiu, Alberto Corba, Stefano Detassis, Diego Paul Galtieri, Giulio Federico Janni, Danilo Napoli, Settimio Petrucci, Giacomo Postinghel, Christian Renzicchi, Giacomo Rosselli, Michele Vargiu, Alessandro Zatta

scheda artistica

Il 20 gennaio 1942, quindici tra i maggiori funzionari del Partito Nazista e del Governo tedesco si riunirono in una villa nel sobborgo berlinese di Wannsee per discutere l’esecuzione di quella che venne chiamata la “Soluzione Finale alla Questione Ebraica”. Il Generale delle SS Reinhard Heydrich organizzò la conferenza di Wannsee, in primo luogo, per informare i partecipanti dell’esistenza del piano e assicurarsi la loro collaborazione nell’esecuzione della “Soluzione Finale” e, poi, per rivelare che Hitler stesso aveva affidato a lui e all’Ufficio Centrale di Sicurezza del Reich il compito di coordinare l’intera operazione. Quindici persone con ruoli di alta responsabilità nel Governo e nelle SS, che si riuniscono e decidono, con chirurgica precisione, l’organizzazione dello sterminio del popolo ebraico. Quindici persone alle quali, in un certo modo, dobbiamo una delle pagine più atroci del nostro passato. Persone normali e, a tratti, lievemente superficiali o persino squallide, che insieme hanno fatto una scelta. Scegliere è quanto di più squisito e straordinario l’essere umano possieda. Scelta, è ciò che accade in questo spettacolo. La Congiura” parla, e deve parlare, alla piccola e grande pusillanimità racchiusa in ogni essere umano. Siamo di fronte a quindici individui, con poteri ben differenziati tra loro, che sono chiamati a dare il proprio voto circa ogni dettaglio che ha reso possibile lo sterminio sistematico, efficiente e scientifico del popolo ebraico. Quello che è interessante è, come sempre, la ultra citata “Banalità del male”, ovvero vedere degli uomini normali, con una vita normale, con famiglia, figli, affetti, alle prese con la ferocia della macchina sterminatrice. Ed è qui che il testo schiude i suoi segreti; vediamo uomini realmente esistiti, che – forse – per qualche istante hanno desiderato dire di no. Un testo completamente differente, rispetto a qualsiasi altra rappresentazione legata alla memoria della Shoah. Con “La Congiura”, la lente d’ingrandimento è sul “prima”. Siamo sul ciglio dell’abisso. Un momento delicato e imponente in cui un uomo, quindici uomini, devono dire “sì”, oppure “no”. una pallina di neve che diventa valanga, che diventa, appunto, “tempesta devastante”.

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