In Gara

GARAGE

Unaltroteatro

regia Arturo Scognamiglio

anno 2022

attori IRMA TICOZZELLI RICCARDO CICCARELLI DAVIDE MAZZELLA RAFFAELE PARISI ARTURO SCOGNAMIGLIO

scheda artistica

SINOSSI
Garage è la storia di quattro amici, quattro ragazzi che vivono in periferia di Napoli. Le loro vite anche se proseguono su binari diversi, trovano un comune denominatore in un luogo di ritrovo, un garage, che hanno affittato e arredato per trascorrerci il tempo fuori dalle rispettive abitazioni di famiglia. Le giornate sono cadenzate da esplosioni dinamitardi, dei veri e propri attentati, compiuti per mano di iniziative indipendenti e isolate, nate dopo le crisi economiche che si sono susseguite freneticamente una dopo l’altra e che hanno totalmente spazzato via ogni forma di tutela personale inasprendo le disuguaglianze sociali. Tutto avviene intorno a loro in un contesto in cui gli avvenimenti non sembrano davvero toccarli e tutto sembra essere vissuto con distanza, quella distanza che delimita la periferia dal centro città. La loro vita di ragazzi sembra passare protetta nel guscio chiuso del garage, fino a quando gli eventi, entreranno prepotentemente nelle loro vite.
NOTE DI REGIA
L’andamento economico sociale vede sempre più la forbice, tra chi ha molto e chi ha poco, ampliarsi creando distanze enormi per cui è sempre più impossibile comunicare gli uni con gli altri. L’ascensore sociale è ormai fermo se non in discesa, e la precarietà è la normalità per la fascia 18-40 dove 1 su 2 vive ancora con i genitori e l’altro non ha risorse sufficienti e nessuna prospettiva per programmare il futuro. Questo comporta disuguaglianza, privilegi, impossibilità, ingiustizia, frustrazioni ed esasperazioni. Mi sono chiesto quale potrebbe essere il punto successivo? Credo che non troppo vicino nel tempo ma forse neanche troppo lontano, Il punto successivo sia: se io che non ho nulla non sono in grado di colpire chi molto chi colpirò? Dove riverserò la mia impotenza? Sull’unica scelta che vedrò poiché prossima a me. Chi ha poco più di ciò che ho io. Poiché anche se poco è comunque più di quello che ho io. Ed è di questo che parla Garage. Della condizione che ognuno di noi ha, potenzialmente, nel suo prossimo futuro e delle conseguenze dell’indifferenza che abbiamo nei confronti di quella condizione che appartiene agli altri credendo non sia anche la nostra.
“Garage” mette in comunicazione diversi linguaggi artistici performativi, ovvero teatro, cinema e un terzo più innovativo come il podcast.

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