In Gara

La Perfezione della Polvere

Puntoteatrostudio

regia Isabella Perego

anno 2023

attori Nasareth Cerea, Manfredi Orlandini, Tessa Santagostino, Cecilia Uberti Foppa, Alessandra Venezia, Gabriele Vollaro

scheda artistica

Volevamo parlare di solitudine, di vuoto, del non sentirsi capiti e volevamo farlo in relazione all’adolescenza. Per un giovane della fredda periferia di Milano, i sogni giacciono in una nebbia violenta da spostare con calci e carezze, parole fragili e forti insieme. Parole poetiche per salvarsi e tentare un riscatto, un contatto artistico con la luce di una finestra, una sigaretta, un armadio, una canzone, qualunque cosa pur di volare lontano; trasfigurare una Milano che, in questi tempi recenti di chiusura dentro e fuori, i ragazzi di una periferia come quella di Affori, dove ha sede la Compagnia Puntoteatrostudio, li ha lasciati ancora più soli in mezzo a tanti.
La Perfezione della Polvere vuole dunque raccontare le difficoltà, nella giovinezza, del vivere senza direzioni, quando ci si trova abbandonati su panchine di pietra a guardare il mondo che se ne va, e si lotta con tutte le forze per non lasciarlo scappare. È un tuffo nella vita di giovani ragazzi di periferia che si scontrano con i dolori, la noia e l’indifferenza di un mondo che spesso sembra voltar loro le spalle. Tratto da un libro inedito del drammaturgo della Compagnia Andrea Munforte - una raccolta di racconti legati dal tema della trasformazione della parola in cui si intrecciano i motivi del cambiamento e della violenza, della distanza e del silenzio - questo spettacolo apre finestre sulle paure e le passioni della giovinezza, attraversandone i rischi e i riscatti nel duro periodo del Covid-19. Le vie con cui i giovani attori e attrici in scena cercano di salvarsi dalla solitudine e dalle angosce che li catturano sono l’amicizia e la poesia, disperatamente cercate in tutto ciò che li circonda.
La teatralizzazione del testo narrativo ha richiesto, da un lato, un intervento nella scrittura di partenza, per renderla più colloquiale e dialogica, dall’altro lato, però, ha reso necessario mantenere una certa fedeltà alle atmosfere e ai temi fondanti del romanzo. L’autore dunque, coadiuvato dalla regista Isabella Perego e dalla coautrice Alessandra Venezia, ha operato con cura e rispetto, estrapolando alcune parti esattamente com’erano nel libro e modificandone altre, ampliandole e aggiungendo degli scritti inediti. Il risultato finale è costituito da delle scene dense di tutta la loro urgenza emotiva e comunicativa, dei quadri autonomi ma interconnessi che narrano le difficoltà e le speranze racchiuse nel complicato percorso del diventare adulti.

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