In Gara

Bianca Stella / Ballata per piccole cose

Gallo Carìa

regia Gallo Carìa

anno 2022

attori Michela Carìa / Marzia Gallo

scheda artistica

È la storia di due donne che vivono in un complesso di case popolari alla periferia di una grande città, sole, ognuna nel proprio appartamento. Il condominio, abitato da persone di diverse etnie ed età, è vecchio e mal gestito: la porta d’entrata è sempre spaccata, l’ascensore si è appena rotto e lungo le scale ci sono i muratori che lavorano per cambiare le tubature. A completare il quadro verranno montate le impalcature per i lavori sulla facciata che bloccheranno l’apertura delle finestre, “imprigionando” le inquiline nei loro appartamenti.
Bianca è una donna anziana, attiva e combattiva, che ha scelto di stare sola e non sposarsi. Lo ha scelto da giovane, a seguite di due tristi esperienze: un abbandono da parte di un fidanzato che amava e una breve relazione con un altro uomo che si era presto rivelato violento. Stella è una giovane ragazza appena stata lasciata dal fidanzato con cui conviveva che per la prima volta affronta la solitudine e l’abbandono. Stella porta la spesa a Bianca, che non può uscire a causa dei lavori.
Bianca aiuta Stella ad affrontare la perdita e la sprona ad essere una donna indipendente e libera. Bianca e Stella sono separate da quasi tre generazioni, tanto che tratti ci sembrano lontane e appartenenti ad altri mondi e altri tempi, ma con lo sviluppo della storia capiremo che non sono poi così diverse.
Questo spettacolo nasce da un incontro che Marzia ha avuto con una anziana signora in stazione a Bologna, un pomeriggio estivo, Bianca Stella. “Mi interpella da dietro, con voce sottile e tono deciso: ‘Signorina, secondo lei quanti piani ha quel grattacielo lì?’ Li contiamo, divertite. Presto ci troviamo a parlare a ruota libera sugli argomenti più vari, ci facciamo domande, ci diamo consigli, con la particolare confidenza che spesso nasce tra persone sconosciute. Lei parla molto, parla di tutto, passa da un argomento all’altro, mi fa domande su di me, e io mi racconto. Quando il discorso vira su un fidanzato che lei aveva avuto all’età di circa trent’anni, Bianca Stella si fa cupa, come se non le facesse piacere rivangare. La incalzo dolcemente e scopro che quest’uomo di cui era innamorata se n’è andato, lasciandola, perché la madre lo aveva promesso sposo ad un’altra donna. Mi racconta poi di un altro uomo conosciuto dopo ma che presto si rivelerà violento. A seguito di queste doloroseesperienze decide di non voler mai più un uomo ma di dedicarsi per tutta la vita, usando parole sue, a un amore più grande. Sai, la sofferenza produce grandi frutti...” Dalla condivisione di questo racconto con Michela e successivamente con Giulia, nasce lo spettacolo.
Quanto la decisione di Bianca Stella è una scelta libera e quanto invece viene dettata dalla sua paura di soffrire ancora? E noi, giovani donne, dove ci collochiamo, con le nostre decisioni da prendere e i condizionamenti sociali di cui siamo più o meno consapevoli?

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