In Gara

Annunciazione

Le Ore Piccole

regia Eri Çakalli

anno 2023

attori Chiara Arrigoni, Ottavia Orticello

scheda artistica

Annunciazione è un confronto tra due donne. La prima, Klara, è incinta, e va a cercare la maîtresse di un bordello che sa aver eseguito aborti clandestini a pagamento. L'altra, però, vuole sapere perché la donna è così ossessionata dall’idea di liberarsi del figlio, e, a poco a poco, le estorce la verità: il bambino è maledetto. Su di lui grava una profezia terribile: una volta adulto, diventerà un tiranno sanguinario, per colpa sua scoppierà una guerra terribile e si consumerà un massacro contro milioni e milioni di esseri umani. Stiamo quindi parlando della madre di Hitler? Siamo nella Storia che conosciamo? O forse in un’altra Storia, dove, commettendo un male minore, il Male contro l’umanità può ancora essere evitato? Quando Klara bussa alla porta della maîtresse, il dado è tratto: ha scelto di credere alla profezia e si sente pronta ad affrontare quel sacrificio. Ma sarà proprio l’incontro con l’altra donna a mettere di nuovo tutto in dubbio. Le due donne, prima sconosciute l’una all’altra, con due vite diversissime alle spalle, arrivano a conoscersi, odiarsi, allearsi, minacciarsi, fino all’ultimo e imprevedibile confronto.

Al centro del progetto, due donne di fronte a una decisione difficile che le interroga sulla necessità di credere in qualcosa, una scelta che va oltre l’individuo e allude all’intero senso della Storia a cui il singolo può essere chiamato a rispondere. Si scoprirà che per entrambe il tema della maternità è un nodo doloroso, ed è l’essere madre l’epicentro del dramma: è un potere antichissimo e universale, una responsabilità, o forse una condanna? Il testo si nutre di molti riferimenti al mito greco e ai testi sacri: un mondo arcaico di profezie e infanticidi, un mondo, da Edipo alla Madonna, da Medea ad Abramo, che declinava in modo anche cruento il concetto di sacrificio. A partire dal titolo, si vuole fare un riferimento al racconto dell’Annunciazione, ovvero il momento in cui un angelo mandato da Dio disse a Maria che portava in grembo il salvatore del mondo. A differenza dell'Annunciazione dei cristiani, però, questo è un annuncio di morte e chiede, come nel caso di Maria, una fede che va al di là dell’umana comprensione. Nonostante la vicenda evochi la nascita del futuro Hitler, non vogliamo collocare la messa in scena nel tempo e nello spazio. Il tempo dell’azione è, contemporaneamente, il passato, il presente e il futuro: il tempo dell’umanità, un tempo in cui la scelta delle due donne si riverbera su tutti noi come se stesse accadendo qui e ora. Klara non è tanto la madre in potenza di Hitler, quanto la madre in potenza del "male", che ci porta a interrogarci su qual è la nostra responsabilità di fronte al male di cui l'uomo è capace e se esiste un disegno divino in grado di darne una spiegazione. In questo scenario di scelte individuali che ricadono sulla collettività, la donna, il suo corpo e le sue prese di posizione diventano un potere in grado di cambiare il corso della storia.

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