In Gara

Lido per mari unici

Progetto L'ait

regia Francesca Morgante

anno 2023

attori Francesca Morgante

scheda artistica

SINOSSI
E’ estate. Lei, così si chiama la protagonista, trentenne di origini napoletane, ha avuto una giornata difficile per le crepe della sua relazione. Va dalla nonna e lì si addormenta. In sogno rivive gli incontri più significativi della sua crescita: alcuni molto esilaranti, altri significativi per altre questioni. Questi personaggi hanno a che fare, nella sua mente, con l’estate. Loro sono i mari che bagnano il suo lido, ovvero la sua anima: incontri, azioni, ricordi, esperienze. Passato e presente le si ripropongono in sogno. Un viaggio nell’inconscio tra tenerezza e scoperte, estati indimenticabili, incontri che scuotono, frammentano. Nel momento stesso in cui sta per mollare, circondata dalla gabbia d’oro che le hanno costruito intorno, il sogno interviene a salvarle la vita.
NOTE DI REGIA
Lido per mari unici è un coro tragicomico messo in battuta da un solo corpo. La narrazione traccia un confine tra il quotidiano/reale e il sogno/immateriale. Non è un caso che la protagonista abbia un contatto con la nonna poco prima di addormentarsi: il sogno, infatti, nella sua messa in scena ‘distorta’ e apparentemente confusa, prende vita proprio dalla nascita, dalla famiglia e dall’infanzia. Il sogno mi suscita molta fascinazione, soprattutto per
quella che io spesso vivo sognando, ovvero per la sovrapposizione di eventi, suoni e parole stratificate tra inconscio e quotidianità. Secondo questa modalità di sovrapposizione, ho creduto di strutturare il lavoro, facendo
parlare i personaggi (una decina fra coprotagonisti e comparse), che si avvicendano dall’inizio alla fine del racconto. Mettendo in scena ‘il sogno’ della protagonista ho intrapreso un’indagine analitica di stampo psico-filosofico. Oltre che Freud, per ciò che rievoca la ‘confusione’ del sogno, ho trovato molto calzante e ispirante la visione di S.Resnik. Nel suo “Il teatro del sogno” S. Resnik contestualizza il sogno come un allestimento teatrale,
una vera e propria rappresentazione in cui ‘attori’ sono elementi concreti e fantastici connessi, in qualche modo, alla realtà: “L’uomo è natura onirica. Il sogno è una realtà profonda e latente, che circonda la veglia con la sua presenza insieme fantastica e concreta. Per questo la strada per eccellenza che porta l’uomo a ritrovare la sua essenza è quella del sogno.” Ecco perché, in molti casi, nello sviluppo della storia, la cifra è spesso
antinaturalistica e distorta, proprio per prendere distanze dalla ‘modalità reale’ che appartiene al mondo esterno.
Il conflitto è dato dall'inquietudine di una relazione e il modo di uscirne con una scelta. In esso la protagonista mette in atto una evoluzione. Cosa augurarsi di più?!

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