In Gara

Caligola dietro lo specchio

Giovanni Cordì

regia Mario Pizzuti

anno 2023

attori Giovanni Cordì Diego Frisina

scheda artistica

“Non esiste potenza senza incontrollata sottomissione al proprio destino profondo.”
In una dimensione altra, Caligola si ritrova immerso in una rarefazione che sembra non appartenere a questo mondo. Convulsamente, quasi eseguendo un rituale, cerca di afferrare qualcosa, pulisce le sue braccia da un immaginario lercio, gioca coi filamenti impercettibili del reale, accompagnato dal rumore del lento fluire di un corso d'acqua. Ciò che attraversa la sua mente è di incerta decifrazione, un misto di rabbia, disprezzo, dolore è facilmente rinvenibile sul suo viso. Ma accade qualcosa che interrompe questo lento cadenzare, l'incontro con un altro sé che cercherà di fargli comprendere quale sia la via da intraprendere, una via necessaria per raggiungere l'impossibile, seppur costellata di orrore e nefandezze. Ed è così che le due anime di Caligola rievocano o, forse, anticipano ciò che sarà: il passaggio di un testimone concreto (rappresentato da due bracciali regali indossati in maniera speculare) gli permetterà di scindersi divenendo, di volta in volta, tutte quelle personalità che hanno avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione della storia di Caligola. Per giungere infine a un punto di inizio, al reale e concreto dispiegarsi del suo destino.
“Caligola dietro lo specchio” muove le fila dalla vicenda umana dell’imperatore, cercando di rendere concrete nella carne le sue speculazioni filosofiche, di restituire il dolore che si annida dietro le sue azioni e il prezzo che la sua anima deve pagare nel corso della sua tragedia. L'intento non è certo giustificare Caligola, ma comprenderlo umanamente, così da poter vedere in modo più nitido possibile cosa c’è di affascinate nella sua figura ma, soprattutto, dov’è la linea che ci separa da lui. In ragione di ciò, il testo è stato decostruito e i diversi nuclei tematici, contro cui si scaglia l’imperatore, sono stati isolati, assumendo le sembianze dei co-protagonisti della vicenda.Abbiamo così due spazi che sfumano continuamente l’uno nell’altro: una cornice in cui i due Caligola dialogano tra loro, all’interno della quale la recitazione tende ad una maggiore astrazione; e poi uno spazio in cui si snoda la vicenda, in cui troviamo delle scene vere e proprie che ripercorrono le tappe fondamentali della storia, in cui la recitazione aderisce quasi interamente al realismo, pur non rinunciando ad una essenzialità minimalista. Lo spettatore assiste quindi alla cronaca di una morte annunciata, alla messa in scena di una tragedia in cui i due Caligola si alternano nel portare avanti la loro deumanizzazione, soppesando continuamente l’esito delle loro azioni e incitandosi a vicenda nel compiere un percorso che sembra inevitabile.

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