In Gara

Emerald_un poemetto sullo sparire

azzurra d'agostino

regia Azzurra D'Agostino

anno 2023

attori Gabriella Rusticali

scheda artistica

Questo è un lavoro sullo sparire, sul dire addio. La performance è pensata in due tempi: la visione ravvicinata su grande schermo di una videoinstallazione della durata di 35' in cui la presenza umana è evocata tramite la parola, la voce, la musica, l’immagine e si concretizza nella presenza del pubblico (piccoli gruppi di max 10-15 persone). Una seconda fase in cui gli spettatori sono invitati in un'altra stanza a proseguire l'opera, tramite la scrittura collettiva di un Libro degli addii. Emerald infatti è una performance che parte da una installazione poetica fatta di voce di attore, parola, fotografie e musica sul dire addio all’ambiente naturale e ai suoi abitanti: un tributo alla necessità di preservarli. Accade tramite la condivisione dell'esperienza del pubblico presente, esperienza dal vivo collettiva fondamentale. Ogni giorno possono essere pensate più repliche (anche una a ogni ora circa).

Il tema centrale del lavoro parte dalla considerazione, nata durante il primo lockdown e cresciuta con il vorticoso aumentare dei disastri, che talvolta è nella separazione, nell’impossibilità, che scopriamo quanto a cuore abbiamo qualcosa o qualcuno. È la fine che a volte ci insegna chi siamo, è nella perdita che brilla la presenza. Emerald era un villaggio vacanza per i figli dei lavoratori della centrale di Chernobyl. Poi, fu dormitorio per i liquidatori della fuga radioattiva. Infine, fu completamente distrutto dagli incendi siberiani dell’aprile 2020. Di Emerald restano delle immagini, fotografie da cui sono partita a scrivere un canto che potesse dare voce alla violenza del finire, e allo stesso tempo un invito a posare gli occhi su quanto ci circonda, e su quel che abbiamo dentro, con rispetto e commozione. Perché anche noi, come tutto, siamo sempre sul ciglio di sparire.
Il poemetto è composto di sette capitoli, che sono sette addii e sette tributi: a Emerald, all’architettura, alle persone, agli animali, al bosco, all’acqua, alle stelle. Quello che vediamo nell’installazione sono immagini, montate in movimento da Dorin Mihai. Le fotografie sono selezioni da sette autori (Beatrice Bruni, Dario Coletti, Francesca Grilli, Dorin Mihai, Lorenzo Papi, Fabio Sebastiano, Elisabetta Zavoli). Quello che sentiamo è la voce (di Gabriella Rusticali) e il suono (le musiche di Andrea Biagioli).

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