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SUPERMARKET

Anti-Statico

regia COLLETTIVO ANTI-STATICO

anno 2023

attori SARA BERTOGLIO, VALENTINA VERSINO

scheda artistica

Supermarket, piecè di teatro-danza, è un viaggio a tappe - dal rimando talvolta onirico, talvolta paradossale, talvolta ancora raccolto ed intimo - che rappresenta il percorso di autodeterminazione di ognunə, dentro e fuori di sé, dalla nascita (o ancor prima…) alla liberazione del vero Io.
Nel Supermarket della vita, Donna affronta sé stessə e i pregiudizi che lə circondano. Alla ricerca della sua vera identità. Un percorso di consapevolezza che, dall’iniziale rassegnazione alla retorica dominante, a una visione stereotipata, conduce infine alla scoperta di una personalità scevra da condizionamenti e alla liberazione del vero Io.
Il viaggio/ricerca si traduce in una danza, che prende la forma ora dell'abbraccio ora dello scontro feroce.
Conflitto interiore e conflitto sociale:
si sviluppa su questi due fronti, in un continuo dialogo tra l'identità dellə singolə e l'identità di genere. Ma anche tra anima e corpo. Io ed ego. Natura ed etichetta. Intimo e sociale.
Ne scaturisce un incontro-scontro con il proprio Sé. E con una identità sociale che si dibatte tra condizionamenti e preconcetti. Tra differenze biologiche e sovrastrutture culturali.
Lo spettacolo si muove così, fino alla fine, su diversi piani di lettura, con un ritmo appassionato e fluido. Lo fa con lo stupore e la curiosità di una donna-bambina. Che si sdoppia e offre al pubblico l'occasione di danzare insieme alle autrici su tutte le corde emotive a loro disposizione. È un pas de deux che non rassicura, quasi schizofrenico, sempre inquietante nella sua ricerca di passi inediti e quasi inetti, di strade sterrate piene di buche, a volte voragini, di certo non asfaltate. Con toni sognanti e una costante vena ironica. Tra riso e pianto. Solennità e Leggerezza. Divertimento e pathos. Dolcezza e denuncia.
Si porta dietro radici culturali che pesano come catene “Donna” di Supermarket.
E, come in un futuro distopico - ma amaramente realistico - si mette in fila paziente, in attesa del seme a lei destinato. Rassegnata al suo destino di archetipo del sacrificio indefesso. Ligia al ruolo di incubatrice. Pronta a farsi monumento allo stereotipo patriarcale: Donna-Madre. Come ha imparato ancor prima di venire al mondo, è così che il Femminile trova completezza. Procreare per aderire al ruolo da sempre assegnatole, per ottenere la sua patente, il suo ruolo sociale. Donna-Madre.
La Donna-Madre partorisce sé stessa. E scopre che diventar madre significa anche diventarsi madre. Ne scaturisce un incontro-scontro con il proprio Sé. E con una identità sociale che si dibatte tra condizionamenti e preconcetti. Tra differenze biologiche e sovrastrutture culturali.
Fucsia o non fucsia? La domanda tormenta la Donna contemporanea di Supermarket. Abbracciare, assimilare, interiorizzare tutti gli stereotipi -la via già tracciata per lei e per le altre- o imparare a riconoscersi nella propria individualità? Cosa fare del frullato di luoghi comuni che la società offre alla Donna, elisir di una illusoria vita

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