inQuanto Teatro
uno spettacolo di inQuanto teatro
con Elisa Vitiello e Davide Arena
testo Matilde Piran e Andrea Falcone
regia Giacomo Bogani
illustrazioni Mattia BAU Vegni
disegno luci e tecnica Monica Bosso
elementi scenici Eva Sgro e Massimiliano Galligani
70' - Toscana
adatto ad un pubblico: dai 11 agli 18 anni
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Lo spettacolo
“Perche anch'io ho diritto di sbagliare, ogni tanto.
Ho diritto. Capito? Ho diritto di cambiare strada.
Di deragliare. Di essere un problema.
Di andare storta. Di esserlo.”
“ Storto” è uno spettacolo su una fuga e un ritorno; è una graphic novel teatrale spietata e
pop; è la ricerca di una lingua per raccontare la diversità e il conflitto, dando voce ai
sentimenti di chi li vive. Sopravvivere al liceo e complicato. Ognuno cerca il proprio posto
e per trovarlo è disposto a nascondere le parti di se per cui prova vergogna. Che succede
quando quella parte di te è in realtà un'altra persona? Come entra nella tua identità il fatto di
avere un fratello disabile? Oppure: cosa puoi fare se ti senti “diverso” dagli altri, ma non
riesci a capire il motivo? Se niente di quello che ami sembra piacere a qualcun altro?
“ Storto” e uno spettacolo che parla di barriere e di modi per superarle. Lo fa dal punto di
vista di due studenti del liceo, ragazzi normali eppure in difficoltà, che scappano insieme,
ancora prima di conoscersi. E l'inizio di un viaggio che li porterà ad accettare se stessi.
Entrambi “storti”, a loro modo. Ma i “dritti”, poi, esistono sul serio?
All'origine di questo spettacolo c'è un testo autobiografico di Matilde Piran, giovane
autrice veneta, scritto durante il suo Biennio a Scuola Holden. Da quel nucleo è iniziato il
dialogo con Andrea Falcone e con inQuanto teatro, la giovane compagnia di Firenze che ha
deciso di portare in scena “Storto” e presentarne un estratto al Premio Scenario, concorso
nazionale di teatro per le nuove generazioni. Questa collaborazione è nata da una sensibilità
affine: la volontà di dar voce a storie “minime”, normali e la convinzione che ci sia bisogno
di onestà e in una certa misura di “spietatezza” per veicolare dei contenuti ai piu giovani, nel
rispetto della loro intelligenza.