Questo sito si serve dei cookie di Google per le statistiche anonime. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la cookie policy Chiudi

IT'S APP TP YOU - o del solipsismo

BAHAMUT
Vincitore In-Box 2018

Finalista In-Box
di e con: Andrea Delfino, Paola Giannini, Leonardo Manzan
regia: Leonardo Manzan
assistente alla drammaturgia: Camilla Mattiuzzo
54' - Emilia-Romagna

→ Guarda la scheda completa su Sonar

Lo spettacolo

Attenzione:
questo articolo contiene spoiler!


Un teatro. Un videogioco interattivo. Un omicidio da risolvere. Algoritmo, figura divina condannata a scrivere eternamente nuove storie per il gioco, sta ultimando la stesura della sua nuova storia.
46 è il personaggio del videogioco, una ragazza che si risveglia morta nella sua stanza. Deve scegliere il suo giocatore dalla platea e sceglierà Luigi, spettatore solipsista, alter ego umano di Algoritmo, fermamente convinto che tutto il mondo sia solo il frutto della sua immaginazione. Luigi dovrà scaricare sul suo cellulare “It’s app to you”, un’applicazione per connettere il suo smartphone al videogioco e poter così governare e muovere 46. Lo scopo del gioco è trovare l’assassino di 46 e ucciderlo. Nella ricerca degli indizi, tra tutorial, dialoghi impossibili e sfide da superare, nello sforzo di comunicare l’una con l’altra, realtà e virtualità si scontrano. Ai confini della scena Algoritmo, insieme tecnico luci e audio, per tutto il videogioco da la voce a 46 doppiandola in diretta.
Il solipsista alle prese con 46 avrà un attimo di respiro soltanto durante i caricamenti del gioco nei quali sfogherà al pubblico le sue più urgenti intuizioni sul mondo. Luigi tenterà in tutti i modi di scardinare i limiti di 46, che molto lentamente riuscirà a progredire portando Luigi a confrontarsi con i propri limiti e a riconoscere le somiglianze tra sé e il videogioco. Le indagini, indizio dopo indizio, però non portano da nessuna parte, sembra una storia senza capo né coda: nessun sospettato, nessuna prova. Tutto porta Luigi ad una sola sentenza finale: 46 si è suicidata. Così, per risolvere il gioco ed uccidere l\'assassino, non può fare altro che uccidere proprio lei che nel frattempo si è rivelata essere qualcosa di più di un’intelligenza artificiale. La scelta si rivela più complicata del previsto. Luigi è in difficoltà ma 46, stranamente, insiste affinché il giocatore completi il gioco. La partita però non termina, la missione non è compiuta, Algoritmo decreta il “Game Over” e il gioco ricomincia da capo.
Stessa storia, stesse indagini, ma questa volta qualcosa è cambiato e il precipitare degli eventi porterá i due personaggi a sovrapporsi fino ad una fatale sostituzione finale: l’uomo solipsista finirà intrappolato nella realtà virtuale.
Un personaggio totalmente privo di libertà ed un altro convinto che l’intero mondo dipenda dalla sua volontà, si accorgeranno di essere due facce della stessa medaglia. Il videogioco porterà il più presuntuoso degli uomini ad affrontare l’evidenza del suo limite e, seppure il solipsista continuerà a credere nel suo potere, il gioco avrà la meglio.