con: Marianna Batelli, Alessandro Rossi; testo: Roberto Anglisani e Alessandro Rossi; coreografie: Marianna Batelli; costumi: Mirella Salvischiani; regia: Roberto Anglisani. Liberamente ispirato a “La grande fabbrica delle parole” di Agnès de Lestrade.
Durata 50'
Provenienza: Veneto
Pubblico ideale: famiglie e bambini dai 6 anni in su

Lo spettacolo

Nel paese dove vivono Philéas e Cybelle non si parla quasi mai: qui le parole vanno comprate e mica tutti i bambini possono permetterselo. Così Philéas, quando si innamora di Cybelle, non ha abbastanza soldi nel salvadanaio per dirglielo. Tre parole riesce a rubarle al vento, e poi ha con sé una parola speciale. Ma un giorno quel vento torna, più forte e...

Uno spettacolo di narrazione e danza, un racconto sull’importanza delle parole e delle storie da poter raccontare, dove gli occhi e le orecchie possono immaginare mondi nuovi, emozioni che non sono visibili se non attraverso il corpo e il movimento.

Ancora. Ancora una storia d'amore, perché non ce ne sono abbastanza. Ancora. Perché non basta mai. Ancora, ancora e ancora, per averne di più e tendere all\'infnito. Ancora. Perché impariamo nel ripetere. E diventamo grandi.

Il paese senza parole farà 11 repliche, ecco dove verrà rappresentato:

Armunia, Arti Vive Habitat, Campsirago Residenza, ITC Teatro, Kronoteatro, OperaEstate / B.motion, Rete Teatrale Aretina, TeatrInScatola, Teatro del Cerchio, Teatro Telaio, Teatro Testori