Questo sito si serve dei cookie di Google per le statistiche anonime. Se prosegui la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Leggi la cookie policy Chiudi

DiSLESƧI-Che!?

Orto degli Ananassi
Finalista In-Box Verde 2020

liberamente ispirato alla vita di Paolo Barrasso, biologo e poeta. 
Scritto da Francesca Camilla D'Amico
Regia Roberto Anglisani
Con Francesca Camilla D'Amico
Scene William Santoleri
Disegno luci Renato Barattucci
Foto di scena Fabrizio Giammarco
Illustrazione e grafica Filippo Mauro Motole
La canzone originale “Brother wolf” è di Hannah Fredsgaard-Jones
Produzione Bradamante Teatro
Coproduzione Florian Metateatro
Con il sostegno di Oikos-Residenza per Artisti (Pescara, Città Sant'Angelo-PE)
Montagne Racconta (Montagne, Treville -TN)
Residenza Multidisciplinare della Bassa Sabina Terrarte 2019 (Montopoli, Poggio Mirteto, Salisano - RI)
Con il patrocinio del Parco Nazionale della Majella
fascia d’età “pour tout public” a partire dagli 8 anni
durata 60 minuti

→ Guarda la scheda completa su Sonar

Lo spettacolo

Partendo da un lavoro di documentazione e ricerca sul fenomeno della dislessia, che ci ha permesso di indagare gli aspetti più intimi legati alla alle percezioni e alle emozioni vissute dai soggetti affetti da DSA, la compagnia L’Orto degli Ananassi ha maturato l’idea di mettere in scena uno spettacolo per ragazzi che racconta in modo immaginifico e coinvolgente l’universo della dislessia, con l’intento, oltre che si sensibilizzare al tema, di insegnare ai suoi spettatori a guardare il mondo attraverso gli occhi di un DSA.


La Storia
Una madre, Mirtilla, alle prese con un imminente sfratto e un giovane figlio, Martino, che ormai da qualche tempo vive lontano da lei, che torna nei luoghi della sua fanciullezza per aiutarla a gestire la difficile situazione. Rivedere la casa natale, come la ritrovata vicinanza con la madre, porteranno Martino a ripercorrere con l’immaginazione le tappe della propria infanzia complicata, quando, bambino apparentemente turbolento, pasticcione e si sarebbe detto non molto istruito, viveva le sue giornate in una classe nella quale riusciva solo farsi notare come “pecora nera”. L’insegnante, i compagni, lo schernivano per le sue evidenti difficoltà: non sapeva leggere bene, confondeva sempre i numeri e scriveva malissimo. La sentenza è unanime: ASINO PATENTATO! A portare ulteriore scompiglio, la presenza misteriosa di due mani, rosse, impertinenti e dispettose, che presto si riveleranno essere la personificazione del disturbo da cui il ragazzo è ignaramente affetto: la DISLESSIA.
Accompagnato dalla loro guida, un po’ invadente, ma gioiosa e piena di divertenti quanto improbabili sorprese, il ragazzo scoprirà (e lo spettatore assieme a lui) i meandri di questo disordine sconosciuto ai più. Solo quando sarà stato in grado di riconoscere, e avrà imparato a convivere, con i loro costanti, involontari, trabocchetti, il ragazzo diventerà abile nel risolvere con creatività ed ingegno le differenti situazioni di difficoltà che potrà incontrare, riguadagnando così la fiducia in se stesso e il rispetto degli altri, per scoprire infine di avere tutti le risorse necessarie per aiutare madre a ritrovare la serenità perduta.


Il linguaggio
Il linguaggio usato è caratterizzato da una vivace tessitura musicale (costituita da brani selezionati nel vasto repertorio di musicisti di chiara fama storicamente riconosciuti come dislessici) che fa da ossatura ad una drammaturgia di gesti ed immagini, resa ancora più sorprendente e visivamente affascinante dall’uso di libri pop-up e dal teatro delle ombre, che contribuiscono a restituire la dimensione in qualche modo “alterata” della percezione del nostro protagonista. Uno spettacolo che offre a tutti gli spettatori uno sguardo più approfondito sul mondo dei DSA oltre che iniettare fiducia e volontà nel modo di affrontare le difficoltà e le incognite che potrebbero manifestarsi durante il cammino di una vita, scolastica e non solo.