Teatro KappaO
regia Gianni Tudino
anno 2021
attori Ivano Salipante, Roberta Tafuri, Antonella Carpino, Vito Cardellicchio (percussioni), Gianni Tudino (sonorizzazioni)
scheda artistica
Uno spettacolo che incontra tracce e richiami da Flaubèrt, D’Annunzio e Pasolini, rielaborando totalmente il linguaggio filmico di Giovanni Pastore e di Federico Felleni, il tutto diventa “Altra”espressione, mettendo in relazione teatro, danza, musica e circo nella loro massima vivacità. Il gioco e la ricerca permettono di ampliare lo sguardo verso nuovi linguaggi innovativi grazie all'utilizzo di pedane sonore agite dai performer, "acqua e fuoco", diventano strumento "suonato" dal vivo, creando suggestioni, ambientazioni e nuove drammaturgie. Un nuovo modo per abitare e dare voce ai luoghi.
Come spesso accade, la storia è scritta dai vincitori e i vinti appaiono come mostri mangiabambini: è esattamente quello che accade quando Diodoro il Siculo (80 A C) che si diverte a costruire il mito di Moloch mangiabambini in una Sicilia ancora spaventata da Cartagine, delegittimando lo splendore culturale di quella civiltà che ha regalato il linguaggio e l’ alfabeto al mondo. Cabiria non è più la donna-bambina offerta in sacrificio al terribile Moloch ma la testimone astratta e immortale capace di portare la più intima trascendenza.
Uno spettacolo site specific come osservatorio sui processi inediti di elaborazione artistica, un epicentro in cui è possibile sperimentare, mettendo in rapporto, mutevole e costante, la tradizione e la contemporaneità. Una proposta frutto di uno studio multidisciplinare e tecnologico incentrato sulla poetica della contaminazione artistica che diventa “nuovo ” linguaggio. Un’indagine onirica sul tema arcaico del “rito”, restituendo una visione positiva a quei principi vitali, ambientali e cosmici, un dialogo con gli “Elementi ” che prendono vita e vengono amplificati, un piccolo atto di decontaminazione culturale.