Aiello/Greco
regia Mariasilvia Greco
anno 2019
attori Mariagiulia Colace, Francesco Aiello, Emilia Brandi
scheda artistica
Silvia studia, sa studiare, ha un suo metodo infallibile, ha le cuffie antirumore per non distrarsi. Silvia è attrezzata. Deve laurearsi, non può perdere tempo. Le mancano pochi esami, più o meno. Deve farcela. Ma passano i mesi, le sessioni, e un malessere non più gestibile, la agita. Ma non è sola. Ci sono i genitori. I genitori la osservano preoccupati. Accudenti. Colpevolizzanti. Onnipresenti. Giustificatorii. Disarmati.
Amo i paragrafi corti è un viaggio lungo quanto la sessione d'esame prima della laurea, un'esplorazione del rapporto figlia/genitori, del desiderio di prendersi il proprio spazio lentamente, chiedendo il permesso, nella infantile speranza che quel permesso venga accordato. Dentro quel rapporto di dipendenza c'è tutto, l'identità fusa di una famiglia che fatica a preservare la propria autonomia, confondendo i desideri dell'uno e dell'altro in un gioco delle parti buffo e goffo.
Amo i paragrafi corti guarda con occhio ironico a tutti i meccanismi familiari più comuni, li sovverte e li celebra nello stesso tempo. Accompagna la protagonista nel suo impacciato tentativo di imparare a fare da sè, cercando qua e là consolazione, persino in coraggiosi personaggi del passato, come Sandro Pertini, fino a fare la valigia, convinta che possa bastare questo per tagliare quel cordone ombelicale.
Nella scena troneggia la scrivania, come un tavolo da obitorio, Silvia sfoga lì tutte le sue paure, mentre i genitori, come guardiani, sempre un passo indietro, sorvegliano ubbidienti e silenziosi.