Llum - Piccolo Teatro Libero
regia GIACOMO GAMBA
anno 2021
attori ELENA GUITTI
scheda artistica
Come nasce lo spettacolo
Lo spettacolo nasce dall’urgenza di tradurre in azione scenica e con un linguaggio originale e
internazionale, attraverso disparate tecniche, la potente e attuale suggestione offerta dal racconto La linfa di
Evelyn (edito nell’anno 2009).
La stampa ha evidenziato che si tratta di un racconto dove il gusto della vita è più forte della resa. Veleni,
nevrosi di un grigio villaggio che, globale e digitale, interroga il senso del nostro stare al mondo. E lo fa
con la voce della Natura, la voce interiore di Evelyn, “una porta aperta verso l’infinito”.
Breve presentazione
Proprio come accade nel racconto anche nell’azione scenica Evelyn, la protagonista, si trova a vivere in una
situazione estrema, rinchiusa dentro uno spazio angusto, manipolata e bombardata da una costante
presenza di messaggi e informazioni che le giungono attraverso uno schermo che ormai fa parte integrante
della sua casa e della sua vita. La sua realtà è sicuramente lesa e indirizzata verso un’illusione vitale.
Evelyn non può essere se stessa, è sola e indotta. La presenza costante d’immagini veicolate e innaturali
la sottopone a un pesante condizionamento che la trasforma in altro da sé inducendola a credere appunto in
ciò che non è reale. Una trasformazione che è fisica e mentale, che la inibisce e la stordisce fino a renderla
a tratti comica, buffa, tragica. Un viaggio drammatico lungo una giornata quotidiana, scandita da finti
riti, che mostra la fragilità umana di fronte ai modelli imposti, ma che anche ci accompagna verso la
riscoperta della Natura (quella umana più profonda), qui rappresentata simbolicamente dall’albero, che
prende le distanze dal nostro assurdo e nocivo modo di vivere, che non si adegua alla distorsione della realtà.
L’albero osserva, rimane se stesso, al fine accoglie l’essere umano ormai in fuga disperata dalla gabbia che
si è costruito, per riportarlo alla realtà naturale del suo essere al mondo.