ParadoXa Teatro
regia Dayane Mounsib
anno 2021
attori Luca Citarelli Giovanni Solinas Giulia Sapienza Luca Manneschi
scheda artistica
Descrizione del progetto:
Se per Roland Barthers l'Ubu Re era un'opera irrappresentabile, ParadoXa Teatro ha raccolto la
sfida cercando di portarla in scena in maniera comprensibile, fruibile e senza per questo tradire lo
spirito e il messaggio dell'opera stessa.
La messa in scena da noi ideata prevede la convivenza costante sul palco di attori in carne ed ossa e
pupazzi (in particolare Padre Ubu e Madre Ubu sono due pupazzi grotteschi e di grandi dimensioni
costruiti appositamente): due attori sono incaricati di dar vita ai pupazzi mentre altri due attori
interpretano tutti i restanti personaggi. La scelta dei pupazzi per gli Ubu è giustificata dal fatto che a
nostro avviso essi permettano alle loro parole e alle loro ignobili azioni di acquistare subito potenza,
credibilità e universalità, proprio perché niente come un simulacro umano può rappresentare
l'essenza oscura dell'umano stesso. Per poter condividere la scena con dei pupazzi gli attori
utilizzano uno stile recitativo grottesco e sopra le righe che si ispira alle tecniche del clown teatrale
e all'uso del corpo delle maschere della commedia dell'arte: crediamo infatti che il lavoro
sull'espressività corporea sia alla base della buona riuscita di questo progetto, e in ciò rispecchia la
poetica di ParadoXa Teatro. Il tono generale dell'opera sarà quindi grottesco e assurdo, e attinge da
una vasta gamma di ispirazioni differenti che spaziano dalle atmosfere estranianti del teatro di
Brecht alla comicità British di Pinter e dei Monty Python.
Sinossi dell'opera:
Padre Ubu, ufficiale del Re Venceslao di Polonia, viene convinto da sua moglie Madre Ubu a ordire
un colpo di stato per prendere la corona, dando il via ad una trama che pare scimmiottare il
Macbeth. E come per il Re di Scozia, così anche per Padre Ubu una fame insaziabile di potere lo
porterà alla sua inesorabile rovina; ma in questo caso non siamo nel terreno della tragedia, bensì in
quello di una grottesca, surreale e assurda “commedia”, in cui personaggi al limite del ridicolo si
rivelano per quello che sono: meschini, istintivi e senza scrupoli, puntando i riflettori su quei lati
dell'essere umano che tutti noi vorremmo nascondere.
Per riassumere con le parole di Oscar Wilde: “il succo della piece è che nel corso dei cinque atti
tutti dicono merdra a tutti, senza alcun motivo apparente”; la nostra sfida sarà quindi rivelare il
senso profondo di ciò che all'apparenza risulta essere senza motivo.